Villa Romana a Marina di San Nicola
La villa romana a Marina di San Nicola è il più importante ritrovamento effettuato nell’area archeologica che prende il nome dalla frazione del comune di Ladispoli, in provincia di Roma.
I resti della villa, risalente al periodo augusteo e presumibilmente appartenuta a Gneo Pompeo Magno, si trovano a ridosso della spiaggia, pochi chilometri prima di Palo Laziale e di Ladispoli venendo da Roma.
Per la precisione, il sito si trova a ridosso della foce del Fosso Cupino e si estende su un’area di cinque ettari, che la rende una delle ville più estese dell’Etruria meridionale.
Ad oggi è una delle attrazioni turistiche più importanti della località balneare e uno degli esempi meglio conservati delle magnifiche Ville Patrizie che si susseguivano lungo il litorale a nord di Roma.
Villa Romana a Marina di San Nicola
Parzialmente riportata alla luce, la dimora è collocata sulla sommità di un lieve promontorio naturale di arenaria. La struttura inizialmente era costituita da un insieme di giardini e di piccoli ambienti collegati tra loro, tra cui l’impluvium, il triclinium e l’hypocaustum, e da pavimenti in marmo e in mosaico.
Inoltre, erano presenti due porticati di 134 m che conducevano verso il mare, dove si trovava il criptoportico. Ad oggi della costruzione iniziale rimangono i portici con i basamenti delle colonne in mattoni rivestite di stucco bianco ed alcuni ambienti con le pareti intonacate affrescare con decorazioni.
Rimane anche il criptoportico, un lungo corridoio che corre parallelo al mare ma non accessibile al pubblico. Il corridoio è dotato di piccole finestrelle a bocca di lupo che filtrano la luce solare e danno vita ad un ambiente ideale per passeggiare e godere la vista della spiaggia riparati dalla calura del sole e dalla pioggia battente.
A poca distanza si trova una torretta di postazione tedesca risalente alla seconda guerra mondiale, edificata con cemento e con materiali presi dalla stessa villa. Altro elemento caratteristico della villa è la turris, un edificio terrazzato dal quale si poteva godere una splendida vista sul mare e dove il padrone di casa o dominus poteva riposarsi indisturbato.
La turris
era dotata a sua volta di un porticato lungo 80 m e alto 3.5 m, composto da colonne e mura intonacate, e di una scala per accedere alla spiaggia. Il pavimento del porticato era realizzato a mosaico con tasselli bianchi e neri, in cui si alternavano vegetali e figure geometriche. Parallelamente al criptoportico si sviluppava un viale aperto delimitato da mura in opus reticolatum.
Nel tratto di spiaggia situata ai piedi dell’altura dove sorge la villa la sabbia è quasi nera in quanto è composta da granelli con elevata concentrazione di ferro. Proprio in questo punto sfocia il Fosso Cupino, che scorre libero in mezzo al verde canneto. Anche se durante la stagione estiva la spiaggia si riempie di bagnanti, il corso d’acqua e i canali circostanti mantengono un habitat ideale per specie animali interessanti come il tarabuso e la testuggine palustre.
Villa Romana a Marina di San Nicola
In origine la villa era servita da un piccolo porto, probabilmente il porto di Alsium, dove erano presenti diversi magazzini con banchina. Qui sono stati rinvenuti diversi oggetti come anfore di produzione africana e dell’era gallica ispanica che testimoniano l’intensa attività mercantile dell’epoca.
Gli scavi nel giardino hanno inoltre portato alla luce diversi marmi, fra cui una bellissima statua bifronte, denominata Erma di Marina di San Nicola. La scultura, che rappresenta Egeo, il mitico padre dell’eroe Teseo, è stata realizzata nel II secolo d.C. Ad oggi è conservata nel museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
Gli scavi nella villa sono iniziati nel 1867 e nel 2004 il Comune di Ladispoli ha stanziato dei fondi per il suo restauro. Gli archeologi sostengono che la dimora sia stata costruita su una costruzione etrusca precedente, collegata alla villa e al borgo più a nord, sulla quale successivamente venne edificato il Castello Odescalchi di Palo Laziale.
La Storia
La villa romana di Marina di San Nicola è stata costruita in epoca Augustea (I secolo a.C. – I secolo d.C.) e fu una delle residenze marittime più sontuose dell’epoca romana. La tradizione vuole che questa villa sia appartenuta a Pompeo, per questo è nota come Villa di Pompeo, ma non esistono prove certe che ne attestino la proprietà.
Tuttavia, la dimora viene indicata come la grande villa di Pompeo Magno nella famosa orazione di Cicerone (Pro Milone 20, 54). Da alcune “fistulae aquariae” recanti il bollo “DEI SOLIS MAGNI ELAGABALI” si apprende anche che l’intero complesso urbano venne confiscato in epoca cesariana per essere annesso al demanio.
Infatti, nel II-III secolo d.C. divenne proprietà imperiale e in alcune fonti letterarie viene indicata con il nome di Villa Alsiensis. Si presume che la villa sia stata occupata fino all’età imperiale (IV – V secolo d.C.).
Pompeo Magno
Nato il 29 settembre 106 a.C., Pompeo fu un condottiero esperto e un abile generale, dotato di un’acuta intelligenza. Originario del Piceno, era figlio di Gneo Pompeo Strabone e fin dalla giovane età divenne famoso per una serie di vittorie brillanti ottenute durante la guerra civile dell’83-82 a.C. Grazie a quelle vittorie divenne il luogotenente principale di Lucio Cornelio Silla.
Dopo la sconfitta in Grecia, dove il suo esercito venne sbaragliato da Cesare nella battaglia di Farsalo, in Tessaglia, Pompeo fuggì in Egitto. Qui contava sull’aiuto del re Tolomeo XIII, fratello della regina Cleopoatra. Costui, invece, per ingraziarsi il favore di Cesare, lo fece uccidere a tradimento il 28 settembre del 48 a.C.
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