Sulla spiaggia di San Nicola Roma riemergono indizi del porto di Alsium?
Nelle scorse settimane mareggiate molto intense hanno provocato rimodellamenti dell’arenile e, nel tratto compreso tra la foce del Cupino e l’ altura più a nord, sono affiorati resti di assi di legno ben impiantati nella sabbia.
Evitando giudizi troppo facili sulla natura dei legni emersi (giudizi che solo gli esperti potranno dare), va segnalato che quanto accaduto potrebbe riaprire la discussione su un tema che ormai da tantissimo tempo vede confrontarsi gli archeologi: dove era posizionato il porto prima etrusco e poi romano di Alsium ?
Tema riportato di attualità fa recentissima Tesi di Laurea discussa il 13 Luglio 2020 all’ Università La Sapienza di Roma dall’ allora laureando Simone Grosso: ipotesi sul porto etrusco di Alsium, tra recenti acquisizioni e prospettive future.
Nello studio e negli approfondimenti che hanno portato all’interessantissima tesi Grosso fa presente che, mentre per l’altro porto etrusco di Pyrgi a Santa Severa tutti gli scavi dimostrano che le strutture etrusche, quelle romane e quelle medioevali sono stratificate le une sulle altre, la stessa cosa non si può dire per Alsium.
E quindi addirittura dal 1500 in poi si sono confrontate due ipotesi di localizzazione dell’approdo etrusco: una lo ipotizzava sotto (lato sud) dell’attuale Posta Vecchia, l’altra lo collocava verso la foce del Cupino, a poca distanza dal piccolo promontorio di calcare.
Per arrivare a tempi relativamente più recenti fu Raniero Mengarelli nel 1938 ad accreditare in maniera forse definiva la seconda ipotesi.
Ma gli studi più approfonditi sui resti archeologici del nostro territorio si devono a Flavio Enei, il Direttore del Museo di Santa Severa che nel 2001 ha pubblicato il volume Progetto Ager Caeretanus.
Il litorale
Nello studio, estremamente dettagliato su tutto quello che ricorda almeno gli ultimi tremila anni di storia del nostro territorio, Enei localizza con esattezza il luogo dove negli ultimi decenni sono emersi probabili resti di navi etrusche o romane.
Accadde nel 1956 quando un antiquario romano segnalò alla Sovrintendenza ” il rinvenimento di un relitto di una nave etrusca o romana completamente insabbiata e in ottimo stato di conservazione in prossimità della foce del Fosso Cupino..”spostato allora dalle correnti come spesso accadeva e accade tutt’ora.
E accadde anche nel 1972 quando il fotografo Sciarpa testimoniò con le immagini una situazione analoga sempre nello stesso punto.
Non ci sono ancora certezze sul fatto che quello che è emerso nelle settimane scorse sia un’ulteriore testimonianza sul luogo usato dagli Etruschi e poi dai Romani per le loro imbarcazioni.
Ma tutto fa propendere per considerare quello che è accaduto finora, sulla piana di Alsium, non solo una serie di indizi ma forse una prova.
Crescenzo Paliotta
Spiaggia di San Nicola tra la Villa di Pompeo, legni affioranti dalla sabbia , per gentile concessione di Valeria Bellofiore Viara. Roma, 30/11/2024
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